The Singularity of Brown: The Earth is an Open System.
E’ il colore della terra: nasce dalla mescolanza di tre colori primari (giallo, rosso, blu) e rappresenta l’equilibrio di una vitalità passiva tra mente e corpo. E’ la promessa di un presente positivo e piacevole, armonioso e tranquillo; stimola la creatività e il rinnovamento; incoraggia l’ottimismo e la socializzazione, l’entusiasmo e il vigore; sottolinea l’intimità e la profondità dei sensi.
Dal latino medioevale marro – onis, voce di origine alpina, con il senso originario di ciotolo; per estensione, dal francese marron si riferisce sia a una varietà di castagne sia al colore. Il marrone è il colore dei viaggiatori; di chi se ne va dal focololare domestico, e trova incertezza, debolezza e vulnerabilità ; di chi cerca la calma rassicurante e rigenerante della famiglia e delle sue radici.
Nella cultura giapponese, il marrone ha una componente erotizzata; infatti, è il colore della seduzione, la principale tinta dello Iki, cioé il colore romantico e raffinato dell’unione; mentre in quella indiana, è un arancione meno brillante e si riferisce al 2° Chakra, femminile e sacrale-pelvico, all’elemento acqua e al tatto.
E’ il colore della Madre Terra, che si esprime appieno nel suo significato più puro e positivo sia in quanto soggetto cosmico che elementare, ossia tellurico. In molte mitologie, nel suo aspetto cosmico, la Terra è l’originaria sposa del Cielo, dalle cui nozze nasce tutto il creato: è il ricettacolo della vita; aspetto femminile e passivo; luogo in cui tutto è collocato non per generare ma per ricevere la vita.
Nel suo significato tellurico, con le sue calde tonalità, la Terra diventa un elemento fecondo, solido, tangibile, accogliente e confortante che produce e genera, fa crescere e maturare dentro di sè i frutti della natura. Al contrario, nelle sue tonalità più fredde, il colore marrone porta in dote l’aspetto contrapposto della Madre che diventa matrigna e strega, cattiva e distruttrice, nuda e sterile, avara e arida.
Nell’Antica Roma, il marrone divenne il colore della povertà e dell’umiliazione: le classi sociali inferiori e i condannati indossavano toghe sordide (dal latino sordidus, sudiciume). Nel Medioevo, i servi della gleba, i mendicanti e i frati portavano un saio marrone, che rappresentava la semplicità della nuda terra e della vita.
Il marrone è strettamento connesso a quatto dei cinque sensi. Vista: le diverse sfumature del colore sono ampiamente usate per oggetti d’arredamento, pelletteria, prodotti naturali e artigianali. Gusto: le tonalità ambrate sono legate alla crosta del pane e alle bevande alcoliche (per esempio, rum, brandy e whisky). Quelle più scure al caffé, alla frutta secca, al cioccolato, alla Nutella, ai funghi porcini, ai marron-glacè e alle castagne. Tatto: le sensazioni di corporalità sono legate agli oggetti in legno e in pelle. Olfatto: il senso di benessere è legato al profumo intenso e avvolgente del cioccolato e del caffè, della terra bagnata dopo la pioggia e del fogliame autunnale.
(Fonts: thanks to images on Pinterest and Google)
I enjoy the color palette series so much. I visit them individually and slowly and savor them. Thank you.
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