The Poetry Of Material Things: Potter’s Clay Is in Your Hand To Be Moulded.
La terracòtta (meno comune tèrra còtta), sostantivo femminile (plurale terrecòtte, meno comune tèrre còtte). – 1. Materiale ceramico (la ceramica – dal greco antico κέραμος, ‘kéramos’, che significa “argilla”, “terra da vasaio” – è un materiale inorganico, non metallico, molto duttile allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura) ottenuto con argilla comune ricca di ossidi di ferro, che impartiscono la caratteristica colorazione rossiccia, opportunamente modellata e cotta al forno; trova impiego nella fabbricazione di materiali edilizî (mattoni, tegole, ecc.), di vasellame, di oggetti artistici: pentole di t.; tegole di t.; sarcofagi, statuine di t.; una collezione di pipe di terracotta. – 2. Manufatto, soprattutto oggetto artistico, fatto di tale materia: t. colorate, policrome, invetriate; le t. robbiane. – 3. Colore: il terracòtta, sostantivo maschile, invariabile, il colore rossiccio tipico del materiale d’argilla cotto al forno; anche in funzione appositiva: mattonella terracotta.
A Firenze il colore della terracotta è il rosso: della Cupola di Santa Maria Maggiore, dei tetti della città. Nel Veneto è l’ocra la tonalità dei mattoni con i quali sono costruite le case più antiche e lastricate le vie e i corsi alberati, con piccole piastrelle sconnesse dal tempo e dal passaggio delle carra.
Fra l’arancio e il marrone, il terracotta è una tonalità elegante, materica, creativa, di design: perfetto abbinato al cemento e al legno, alle diverse sfumature di bianco e ai toni chiari e naturali. Questo colore richiama l’autunno, il calore del focolare domestico, la tranquilla quotidianità delle maioliche nelle antiche credenze.
La lavorazione della terracotta è antichissima e molto diffusa: a pasta compatta, le porcellane e il gres hanno una bassissima porosità e un’ottima impermeabilità, durabilità e resistenza alla scalfittura; a pasta porosa, le terraglie, le maioliche e il coccio, invece, hanno una grana tenera e assai assorbente, fragile e facilmente scalfibile.
La terracotta si ottiene da un processo di cottura che varia dai 960° fino ai 1030° C. La colorazione, dal giallo al rosso, dal marrone al grigio, dipende dalla differente presenza di sali e ossidi di ferro. L’ossido di ferro migliora la resistenza meccanica della ceramica cotta, vetrifica la superficie e riduce la sua porosità. Per la sua stabilità e leggerezza, la terracotta è il più diffuso materiale da costruzione: il laterizio [dal latino latericius, aggettivo, derivato di later –ĕris «mattone»] ha un’origine arcaica, già le popolazioni sumero-babilonesi ne conoscevano il valore espressivo e modulare, nonché architettonico, per i mattoni crudi delle loro ziggurat.
Dopo le acquate d’agosto, vedo stormi di rondini raccogliersi, a sera, sui fili presso la mia casa. Vicine e immobili, le piume scomposte e gonfie, lo sguardo al sole che muore oltre le cime già bianche di neve, sembrano spaurire per la notte che viene. O forse intendono ch’è tempo di migrare, perché sui monti, dopo le acquate d’agosto, già muore l’estate [Ruggero Regonini, Frammenti 1958 – 65].
(Fonts: thanks to Google and Pinterest for the images; to Wikipedia and Enciclopedia Treccani for the texts)
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