Pubblicato in: Colours & Palettes

Colours & Palettes

The Imaginary Path to Me: Future will be a Lush Meadow.

meadow1

Verde. [latino vĭrĭdis]. – ■ aggettivo 1.  [di colore intermedio tra il giallo e l’azzurro] ≈ verdeggiante (una verde vallata alpina) | (letterario) viride ● Espressioni: figurativo, fam., vedere i sorci verdi → □.  2.  (estensione) [di luogo e simili, ricco di vegetazione].

1.  Nome (colore v. e, come sostantivo maschile, il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente alla regione di lunghezze d’onda comprese approssimativamente tra 570 e 480 nm: è uno dei tre colori secondari (insieme con l’arancio e il viola), e può essere ottenuto (come avviene, per es., nella pittura a tempera) dalla sintesi sottrattiva di giallo e blu.

meadow6

2.  In natura, è il colore caratteristico dell’erba e delle foglie nel periodo vegetativo.  Le gradazioni e sfumature possono essere qualificate: da un aggettivo di tonalità: v. chiaro, v. scuro, v. cupo; oppure dal nome di un altro colore a cui tende: v. azzurro, v. bruno, v. giallo, v. grigio (cfr. grigioverde), alcuni anche in grafia unita (verd(e)azzurro, verdechiaro o verdescuro), etc.

meadow12

a.  Colore verde, sost. m.: il verde, nell’abbigliamento, è un colore molto impegnativo; chi di verde si veste, di sua beltà si fida; prov.; tingere di o in verde.  Come colore liturgico, il verde è usato per i paramenti e le vesti negli uffici e nelle messe del tempo ordinario.  Nel linguaggio della moda, dall’aggiunta del nome di cose note caratteristiche: v. bandiera, v. bottiglia, v. malva, v. mare, v. oliva, v. oro, v. palude, v. penicillina, v. pisello, v. pistacchio, v. ramarro, v. reseda, v. smeraldo, v. sottobosco (e anche, solo nella moda, v. marcio, di tonalità cupa e opaca).

b.  Letteratura (figurativo, con immagine tratta dal verdeggiare delle piante nel loro rigoglio): Questa sì bella e ben fornita e ricca magion de’ miei verd’anni (Pindemonte); Felice te che il regno ampio de’ venti, Ippolito, a’ tuoi verdi anni correvi! (Foscolo); Né mi diceva il cor che l’età verde, sarei dannato a consumare in questo, natio borgo selvaggio (Leopardi).

meadow16

meadow17

c.  Letteratura (figurativo, quindi, vegeto, ancora vigoroso): Vecchio è d’aspetto e d’anni; ma di forze, come dio, vigoroso e verde è sempre (Caro).  Nel linguaggio comune: Lo credevamo ormai morto, e invece è ancora vivo e vegeto.  Non comune, riferito a sentimenti, passioni, capacità morali, per indicare vivacità e intensità: Per far sempre mai verdi i miei desiri (Petrarca); C’era però anche de’ capi scarichi, degli uomini d’una tempra più salda e d’un coraggio più verde, che cercavano di passar que’ giorni in allegria (Manzoni).

meadow18

meadow19 

(Fonts: thanks to Google and Pinterest for the images; and to Enciclopedia Treccani for the text)

Pubblicato in: Colours & Palettes

Colours & Palettes

The Poetry of Material Things: Orange & Aim In Life.

Arancione0

Gradienti vivaci, profumo intenso, creatività, cultura, ambizione e l’atmosfera magica dell’esperienza di una volta: l’arancione è il colore che persegue lo scopo della vita.

Arancio /a’rantʃo/ [dal persiano nāranǵ, probabilmente dal sanscrito nāgarania “gusto degli elefanti”].  – ■ s. m. 1. (botanica) [nome di due specie di alberi appartenenti al genere Citrus della famiglia delle rutacee].  2. (popolare) [frutto dell’arancio] ≈ arancia, (regionale) Portogallo.  3. ■ aggettivo invariabile [colore dell’arancia] ≈ [ARANCIONE].

Arancione1

Arancione4

Aràncio /aggettivo e sostantivo maschile [derivazione di arancia], invariabile – Del colore dell’arancia matura: lana arancio (più comune, arancione).  Come s. m., il colore stesso: un abito a. chiaro; tende di un a. carico; in chimica, denominazione generica di sostanze coloranti artificiali di colore fra il giallo e il rosso, quasi tutte appartenenti ai diazocomposti e ai derivati dell’antrachinone: a. di cromo; a. Vittoria.

Arancione8

Arancione14

Arància /sostantivo femminile [da arancio] (plurale –ce).  – Il frutto dell’arancio.  Nell’uso corrente è però molto comune, anche per il frutto, il maschile arancio. ◆ Diminutivo arancina.

Arancione15

Arancióne /aran’tʃone/ aggettivo e sostantivo maschile e femminile [derivazione di arancia] (plurale invariato o -i).  – 1. aggettivo. Del colore dell’arancia matura, ma più vivo: una stoffa arancione (o color a.); riflessi arancioni.  ≈ (non com.) aranciato, arancio.  Come s. m. invar., il colore aranciato: velluto di un bell’arancione.  2. s. m. e f. (pl. –i) Seguace del movimento induista degli Hare Krishna, così detto dal colore della veste.

Arancione16

Arancione21

(Fonts: thanks to Fairyland, to Pinterest, to Google for all images; thanks to Enciclopedia Treccani for the textual definitions)

Pubblicato in: Colours & Palettes

Colours & Palettes

The Singularity of Beauty in Ordinary Things: Everything’s Coming Up Roses.

RosaPalette1

You don’t believe me
I can tell it by your eyes

There’s a kind of magic to be had from your lies
I used to say that today is like tomorrow

RosaPalette2

Don’t sell it short for truth
I should have known
I should have known

RosaPalette3RosaPalette4

Should have known how

I should have known
I should have known by now

But now
Everything is coming up roses
Everything is coming up roses

RosaPalette7

You don’t understand it
I can tell it by your smile

There’s a kind of freedom to be had from your lies

I always said that today is like tomorrow

Don’t sell it short for truth

I should have known
I should have known

Should have known how

Everything is coming up roses
Everything is coming up
Coming up

RosaPalette16

Everything is coming up roses
Everything is coming up roses

Everything is coming up roses

Everything is coming up roses
Everything is coming up
Coming up

RosaPalette20

Everything is coming up roses.

RosePalette21

 

 

(Fonts: thanks to Song Lyric by Black and to images on Pinterest and Google)

Pubblicato in: Colours & Palettes

Colours & Palettes

The Singularity of Brown: The Earth is an Open System.

BrownPalette0

  E’ il colore della terra: nasce dalla mescolanza di tre colori primari (giallo, rosso, blu) e rappresenta l’equilibrio di una vitalità passiva tra mente e corpo.  E’ la promessa di un presente positivo e piacevole, armonioso e tranquillo; stimola la creatività e il rinnovamento; incoraggia l’ottimismo e la socializzazione, l’entusiasmo e il vigore; sottolinea l’intimità e la profondità dei sensi.

BrownPalette4

Dal latino medioevale marro – onis, voce di origine alpina, con il senso originario di ciotolo; per estensione, dal francese marron si riferisce sia a una varietà di castagne sia al colore.  Il marrone è il colore dei viaggiatori; di chi se ne va dal focololare domestico, e trova incertezza, debolezza e vulnerabilità; di chi cerca la calma rassicurante e rigenerante della famiglia e delle sue radici.

BrownPalette8

Nella cultura giapponese, il marrone ha una componente erotizzata; infatti, è il colore della seduzione, la principale tinta dello Iki, cioé il colore romantico e raffinato dell’unione; mentre in quella indiana, è un arancione meno brillante e si riferisce al 2° Chakra, femminile e sacrale-pelvico, all’elemento acqua e al tatto.

BrownPalette12

E’ il colore della Madre Terra, che si esprime appieno nel suo significato più puro e positivo sia in quanto soggetto cosmico che elementare, ossia tellurico.  In molte mitologie, nel suo aspetto cosmico, la Terra è l’originaria sposa del Cielo, dalle cui nozze nasce tutto il creato: è il ricettacolo della vita; aspetto femminile e passivo; luogo in cui tutto è collocato non per generare ma per ricevere la vita.

BrownPalette18

Nel suo significato tellurico, con le sue calde tonalità, la Terra diventa un elemento fecondo, solido, tangibile, accogliente e confortante che produce e genera, fa crescere e maturare dentro di sè i frutti della natura.  Al contrario, nelle sue tonalità più fredde, il colore marrone porta in dote l’aspetto contrapposto della Madre che diventa matrigna e strega, cattiva e distruttrice, nuda e sterile, avara e arida.

BrownPalette19

BrownPalette22

Nell’Antica Roma, il marrone divenne il colore della povertà e dell’umiliazione: le classi sociali inferiori e i condannati indossavano toghe sordide (dal latino sordidus, sudiciume).  Nel Medioevo, i servi della gleba, i mendicanti e i frati portavano un saio marrone, che rappresentava la semplicità della nuda terra e della vita.

BrownPalette24

Il marrone è strettamento connesso a quatto dei cinque sensi.  Vista: le diverse sfumature del colore sono ampiamente usate per oggetti d’arredamento, pelletteria, prodotti naturali e artigianali.  Gusto: le tonalità ambrate sono legate alla crosta del pane e alle bevande alcoliche (per esempio, rum, brandy e whisky).  Quelle più scure al caffé, alla frutta secca, al cioccolato, alla Nutella, ai funghi porcini, ai marron-glacè e alle castagne.  Tatto: le sensazioni di corporalità sono legate agli oggetti in legno e in pelle.  Olfatto: il senso di benessere è legato al profumo intenso e avvolgente del cioccolato e del caffè, della terra bagnata dopo la pioggia e del fogliame autunnale.

BrownPalette28

(Fonts: thanks to images on Pinterest and Google)